
soundtracks
VIAGGIO NEL CREPUSCOLO
Film diretto da Augusto Contento, co-prodotto da Cineparallax e Articolture, selezionato fuori concorso alla 78° Mostra del Cinema di Venezia, 2021. Documentario che percorre le strade che portano nella fredda oscurità del declino italiano: della famiglia, della società patriarcale, delle istituzioni scolastiche, della religione. Si tratta di una terra dove lo spazio comune, pubblico, condiviso, dagli interni di un egoismo incolore, amorfo, dove persino ideali rivoluzionari, socialisti, comunisti, miscelati al cattolicesimo manicheo, si sono tramutati in dogmi fideistici e totalitari.
Colonna sonora originale interamente composta e suonata da Paolo Cantù, con la partecipazione di Thiago França al sax e flauto e i contributi vocali di Federico Ciappini, Laetitia Sadier, Mark Stewart, Juçara Marçal, Margareth Kammerer e Audrey Chen.
Festival:
Romania - BUZZ IFF 2022 (Documentary section) Best Documentary
Russia - Pacific Meridian FF 2022 (Documentary section)
Italy - Sudestival, Monopoli (Documentary section) Best Documentary
The Netherlands - Rotterdam Film Festival 2022 (Cinema Regained)
Italy - Trieste Film Festival 2022 (The Corso Salani Competition) Special Mention of the Jury
Italy - Venice Film Festival 2021 (Out of competition) World Premiere
TRACKLIST:
Ballo
(feat. Federico Ciappini, Thiago França) ascolta
We Were Fireflights
(feat. Mark Stewart, Thiago França)
Love in the Asylum ascolta
Corro dentro ai glicini
(feat. Laetitia Sadier and Mark Stewart)
Scacco matto alla regina
Darkson
(feat. Mark Stewart, Thaigo França)
Tomorrow is the past ascolta
Faceless ascolta
(feat. Margareth Kammerer, Juçara Marçal, Audrey Chen)
Karpov il matto

... Tramite linguaggi molteplici, la musica di Paolo Cantù modella le sequenze narrative, le immagini vengono utilizzate come le parole in poesia e il suono determina la psicologia dei personaggi, la qualità drammaturgica di un’azione e la metafisicità di uno spazio...
(Valeria Di Brisco - Gagarin)
.... Il flusso delle immagini animate accompagna queste importanti rivelazioni ed è sottolineato dal rock psichedelico di Paolo Cantù che trasforma il documentario in un viaggio allucinato dentro le zone oscure di un paese senza identità...
(Simone Emiliani - Sentieri Selvaggi)
